Buongiorno,
queste ultime settimane sono state molto travagliate, e ieri mi sono finalmente dedicata un po’ di svago con un film che non vedevo l’ora di vedere: quello dedicato ad Yves Saint Laurent.
Sono passati soltanto sei anni dalla morte di Yves Saint Laurent ed il cinema, grazie all’opera del regista Jalil Lespert, è tornato a omaggiare una delle icone della moda più rivoluzionarie e controverse di sempre, in un film biografico che ripercorre la vita di YSL con un particolare focus sull’aspetto privato piuttosto che quello professionale.
Concentrandosi sul ventennio che va dal 1956 al 1976, Lespert racconta gli anni della giovinezza dello stilista, quelli della scalata verso il successo, partendo dagli inizi, dall’esordio che, non appena 21enne, lo vide nel ruolo di direttore artistico della casa di moda creata da Christian Dior. Sarà proprio grazie a questo incarico che il giovane Saint Laurent, durante la prima sfilata in veste di creatore per la maison francese, incontrerà Pierre Bergè, l’uomo che di lì a poco tempo sarebbe diventato il suo più grande estimatore, fedele socio in affari e compagno fino alla fine dei suoi giorni.
Un rapporto solido quanto travagliato, che ha resistito nel corso degli anni alla pressione del successo, dei riflettori e dei tanti tradimenti ai quali entrambi non seppero resistere.
Nonostante i demoni e le insicurezze che hanno tormentato il geniale designer, fu proprio grazie al sostegno di Bergè che Yves riuscì nell’impresa di trasformare il mondo della moda dell’epoca, costruendo attorno a sé un mito che è rimasto a tutt’oggi intatto.
Una pellicola in cui viene rievocato il vasto universo di Saint Laurent, spaziando anche al di fuori del mondo patinato delle passerelle, per andare a raccontare la vera vita dietro all’uomo che rivoluzionò il concetto di moda. Assolutamente da vedere!
-EN
Hello,
These past few weeks have been very troubled , and yesterday I finally dedicated a little ‘entertainment with a movie that I could not wait to see : one dedicated to Yves Saint Laurent.
It’s been only six years after the death of Yves Saint Laurent and the cinema , thanks to the work of the director Lespert , he returned to pay homage to one of the fashion icons of the most revolutionary and controversial as ever, in a biopic that traces the life of YSL with a particular focus appearance private rather than professional .
Focusing on the twenty-year period 1956-1976 , the years of youth Lespert says the designer , those of the climb to success , starting from the beginning , from the onset that, just 21 years old , saw him in the role of artistic director of the fashion house created by Christian Dior. It will be thanks to this job that the young Saint Laurent , during the first parade as a creator for the French fashion house , Pierre Bergé meet the man that in a short time would become his greatest admirer , loyal business partner and companion until the end of his days.
A solid relationship as troubled , which has endured over the years to the pressure of success , reflectors and the many betrayals to which both were unable to resist .
Despite the demons and insecurities that have plagued the brilliant designer , it was thanks to the support of Bergé Yves he succeeded to transform the world of fashion at the time, building a myth around him that has remained intact to this day .
A film that recreates the vast universe of Saint Laurent , ranging outside of the glossy world of catwalks , to go and tell the real life behind the man who revolutionized the concept of fashion . Must see!