Un capolavoro, una collezione che mi ha fatto mancare il respiro e venire i brividi.
Sto parlando della collezione primavera estate 2015 di Mila Schön che reinventa un guardaroba rubato al proprio universo parallelo. Uniformi stellari monocromatiche, prismi floreali in candida pittura materica, sferici robe manteau in macro panama vaniglia.
Le geometrie tipiche della Maison si confondono in strati sdoppiati di organza in cotone e micro ricami. Le silhouettes si presentano circolari in contrapposizione a volumi triangolari esoterico-astrali.
Il cerchio e il triangolo si scontrano, ridisegnando le ombre di fragili e raffinatissime signorine borghesi super seventies, proiettate in una Milano al contrario del 2019. Imprimé ridipinti a mano con tempere e cere tridimensionali disegnano graffiate, surreali visioni di fiori lunari illuminati.
L’immaginario della donna Mila Sshon, così futuristico eppure così versatile, fa si che la collezione goda degli giusti equilibri fra arte e moda.
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