Alberto Zambelli porta in scena per la prossima stagione, una collezione ispirata agli scatti del fotografo maliano Seydou Keita.
Una collezione tribale, evanescente, in cui: cotone strutturato, ramiè, organza cellophane, cotone beta bastoncino, lino rustico, cerponne, felpa neoprene, seta devorata, Trench-coat alla caviglia, dagli ampi reversi, si sovrappongono a tulle ricamati che riproducono a conerly strutture fisiche di esoscheletri.
Gli abiti sottoveste ad uovo in garze leggerissime stampate a motivi indigeni e doppiate da reti di cotone, pantaloni pigiama, t-shirt dalle maniche importanti, abiti tunica con frange in macramè.
Grandi occhiali visiera, coprono la quasi totalità del volto, ai piedi alti sandali con zeppa.