In questa prima fashion week digitale, ritroviamo un diverso modo di esprimere e condividere le nuove collezioni. La MDFW ha portato alla luce una visione ed una creatività diversa, ogni maison ha interpretato e condiviso con milioni di utenti in streaming le proprie collezioni. Fra le mie preferite, quella di Prada dove diverse prospettive sostituiscono una singola affermazione: diversi creativi a livello globale interpretano molteplici visioni. Terence Nance, Joanna Piotrowska, Martine Syms, Juergen Teller e Willy Vanderperre propongono ognuno un film per un totale di 5 capitoli che catturano ognuno un aspetto della collezione Prada.
Miuccia Prada presenta per la prossima primavera-estate la collezione uomo e la precollezione donna. I capi presentati da Prada sono lineari, essenziali, facili da portare e da plasmare a modo proprio. Le silhouette dell’uomo sono lunghe, simmetriche, senza distrazioni, mentre quelle della donna, radicate nella tradizione della haute couture esprimono una femminilità chiara, ma per nulla leziosa.
In una stagione monca come questa, Miuccia Prada rallenta, si guarda indietro, riprende quelli che sono i simboli più spesso associati al marchio – il nylon nero, il bon-ton sbagliato, il tecnico avveniristico di Linea Rossa – e li rende gli interpreti adatti per questo periodo, abbastanza forti per essere desiderabili ma anche sufficientemente discreti per non sovrastare la personalità di chi li mette.