Orient impress. Questo il dogma di Byblos Milano in scena allo Spazio antologico per la nuova primavera-estate 2018.
Disorientare per raccontare le caratteristiche essenziali delle figure femminili odierne, docili samurai urbani, che prediligono abiti plissettati dai volumi morbidi ma colpiti da sciabolate di colore che sono tracce di rossetto asimmetriche.
È un docile samurai urbano, che indossa stampe floreali scomposte e stiletto dagli intrecci cintura nera. Un’eroina manga vestita con giacche ampie e lunghe dalle maniche a cerchio e semplici pantaloni dritti impreziositi dagli inserti di vinile sui fianchi o ampi come quelli di un maestro di tai chi, ma segati da un colpo di spada forgiata da Hattori Hanzo.
Giudizio. Manuel Facchini cesella donne affilate, che fanno della fluidità volumetrica il loro tratto somatico più caratterizzante. L’esecuzione eccellente dei capi è palpabile e riconoscibile in backstage. Ma la location appare un po’ troppo industriale e sembra tradire quel discorso così crudo-romantico su cui il creativo ha modellato il suo racconto. Che conquista nell’insieme.