Il bellissimo viaggio durante spettacolare settimana della moda, per me si è conclusa con la sfilata di Jo No Fui, dovendo ritornare a casa per lavoro… Anche se breve, è stata un esperienza molto intensa, ho imparato molto e sono già carica per la prossima fashion week!
Parliamo di Jo No Fui, che presenta una collezione forte e determinata, sintesi di essenzialità e di femminilità: un gioco che sottolinea le forme sartoriali arricchite a tratti da geometrie, orientalismi o dettagli street di un lusso contemporaneo.
La silhouette richiama gli anni sessanta che prevede costruzioni e dettagli dell’alta moda mischiati a richiami forti all’art déco dell’artista francese Erté e ad inaspettate contaminazioni hip hop.
Gli abiti e i top a-line in tripla organza di seta sono sottolineati da cerchi orbita e tagli contrastanti, da intarsi, bande e applicazioni di pvc e lizard. I pantaloni sono asciutti per dare respiro a cappottini e giacche bon ton che sfoggiano ricercate stampe esotiche, vere e proprie vertigini dell’illusione.
The wonderful and spectacular journey during the fashion week are ended for me, with Jo No Fui show, having to return home to work… Although short, it was a very intense experience, I have learned a lot and are already charged for the next fashion week!
Let’s talk about Jo No Fui, which has a strong and determined collection, synthesis of simplicity and femininity: a game that emphasizes tailoring forms enriched by occasional geometries, orientalism street or details of a contemporary luxury.
The silhouette recalls the sixties which provides construction details and high fashion mixed with references strong art deco French artist Erté and unexpected contamination hip hop.
The a-line dresses and tops in triple silk organza are highlighted by circles orbit cuts and contrasting inlays, bands and applications of PVC and lizard. The pants are dry to give breath to coats and jackets that feature refined etiquette exotic prints, true vertigo illusion.